Scintillio barocco ad Arese (G.Marinoni)
La consorteria apre la XIIIa stagione concertistica con The trumpet shall sound
Arese – La sera di sabato 8 febbraio è andata in scena un’altra concezione musicale, decisamente antitetica al festival canoro che passava in tv nello stesso orario: quella fatta di musicisti che, aldilà di uno sterile affanno volto a risultati puramente economici e di immagine, sanno tenere viva la migliore tradizione italiana, risultato di studi e sacrifici, inventiva e creatività.
Sul palco un ensemble d’eccezione, coi violini di Linda Przybiernow e Regina Yugovich, la viola di Leoluca Micheli, il contrabbasso di Carlo Sgarro. Alle tastiere due personalità ben note del nostro territorio: Franz Silvestri al clavicembalo e Ruggero Cioffi all’organo. Tutti gli strumenti copie di originali d’epoca e le due tastiere provenienti dalla collezione, e dalla passione, di Franz che li ha poi illustrati agli incuriositi spettatori.
Ruggero Cioffi, oltre a rivelarsi musicista di vaglia (ho scoperto solo in questa occasione il suo diploma in organo ed è stata una bellissima sorpresa) ha condotto con la consueta eleganza la serata, “ambientando” i pezzi raccontandone storie e aneddoti, supportato dalle immagini che scorrevano, intervistando le due personalità di spicco del ricco programma: il trombettista Francesco Tamiati, della filarmonica della Scala al trombino e il soprano giapponese Kaori Yamada che coi suoi splendidi vocalizzi ha emozionato la platea.
Il programma ha scandagliato l’esperienza sonora barocca da Haendel (con l’ouverture del Rinaldo, e le arie Se pietà di me non senti e Da tempeste il legno infranto dal Giulio Cesare) al concerto per organo e orchestra di Michel Corrette; poi una trascrizione per tromba e orchestra di un concerto di Tartini originariamente per violino e il gran finale con la cantata di Bach Jauchzet Gott in allen landen, ripetuta come bis.
Questa prima uscita costituisce il solido fondamento di un progetto che ha già trovato una prima, ulteriore espressione, negli Equivoci barocchi, il Festival di musica antica che vivrà in tre date a Villa Litta: il pomeriggio del 16 febbraio con Farinelli e il virtuosismo, la sera del 7 marzo con Barocco folk e il pomeriggio di domenica 22 marzo con il “prosieguo” del concerto aresino, ancora con la Consorteria per la seconda parte di questo meraviglioso “The trumpet shall sound”.
( fonte SempioneNews – Gigi Marinoni )